La costanza è la nostra migliore alleata
Avere a che fare con sé stessi non significa solamente imparare a conoscersi e avere consapevolezza del proprio sé.
Avere a che fare con se stessi vuol dire anche lavorare sulla propria mente in modo pratico. Passare dal pensiero all’azione, dalla cosapevolezza al dato di fatto.
I grandi cambiamenti non si apportano in un giorno. Tutto necessita costanza, e con essa arriva l’apprendimento, quello vero, quello che passo dopo passo ti cambia la vita.
Come prepararsi al cambiamento
Dietro ogni grande impresa, c’è sempre una grande preparazione.
Se la preparazione fisica è importante, quella mentale ci consente di essere efficienti anche quando siamo sotto pressione.
Sappiamo come agire perché ci siamo allenati per saperlo fare.
Manteniamo la lucidità mentale necessaria per prendere le giuste decisioni, valutare le conseguenze delle azioni e capire quali ripercussioni potranno avere.
Preparazione mentale significa diventare più forti e più sereni di fronte alle difficoltà, così da poter attingere al nostro potenziale anche in uno stato di stress.
Per fare ciò bisogna migliorare le proprie capacità di gestione delle emozioni.
Questo non significa diventare dei robot senz’anima con il cuore di ghiaccio…
Ma solo imparare ad ascoltare il nostro stato d’animo, il nostro io interiore, abbracciarlo, comprenderlo quando è arrabbiato, rassicurarlo quando ha paura. Fare le stesse cose che faremmo se di fronte a noi ci fosse nostro figlio.
Perché in ognuno di noi vive ancora un tenero bambino che ha bisogno di amore e attenzione.
Riserviamoci amore, e attraverso le giuste attenzioni che dedichiamo a noi stessi, impareremo l’autocontrollo.
Imparare l’autocontrollo
L’autocontrollo si ottiene con un allenamento progressivo e graduale, compiuto semplicemente vivendo la vita di tutti i giorni.
Ogni momento della quotidianità, sia che abbia a che fare con il nostro lavoro, con lo studio o le relazioni che intessiamo, può servirci come prova di autocontrollo. Può farci sperimentare emozioni forti che sapremo gestire mantenendo la calma.
Non ci lasceremo più travolgere dalla corrente impetuosa delle nostre emozioni, ma inizieremo a godere della corrente che ci trasporta dolcemente a riva.
Partiamo risolvendo le piccole cose che ci procurano tensione emotiva, per poi man mano, se ci sentiamo pronti, possiamo provare ad esporci a situazioni di maggiore stress, un pò alla volta.
Esporsi subito ad uno stress eccessivo non ci insegnerà nulla, se non a perdere il controllo di nuovo.
Andiamo a fondo dei nostri problemi. Chiediamoci perché lo sono diventati.
Quello che ci spaventa è reale o solo una proiezione della nostra ansia verso il futuro?
Prendiamo un bel respiro. Fermiamo la mente, lasciamo che si concentri su qualcosa che esiste nel presente, come gli odori che ci circondano, i rumori vicini e lontani, la luce nella stanza.
Fermiamoci lì per un secondo.
Se ci concentriamo davvero, in quell’attimo di tempo tutto sembrerà scomparire.
Ora riordina. Riporta a galla i pensieri, uno per uno, tu sei più grande di loro, puoi gestire le tue emozioni. Devi solo darti il tempo per imparare a farlo, sempre di più, sempre meglio.
Fallire non significa non essere in grado
Non ci sono trucchi, in questo processo non si può evitare la fatica, non c’è una strada facile e in discesa, né scorciatoie.
Non sarà facile calmare le onde della nostra mente, acquietare la rabbia, uscire dai nostri soliti schemi mentali di azione e reazione.
Bisognerà fallire e fallire ancora, per cento, mille, una vita di volte.
Non ha importanza quante saranno, il segreto come sempre, è la costanza.
Tutti i campioni sportivi falliscono ogni giorno nei loro tentativi di miglioramento eppure non si danno per vinti, sanno che un giorno ce la faranno.
Continuiamo ad allenare la nostra mente come se ci stessimo preparando per una importantissima gara sportiva.
Poniamoci piccoli obiettivi e dimostriamo a noi stessi di poterli raggiungere. Rendiamo l’allenamento sfidante. Affiniamo la tecnica, concentriamoci sul pensiero consapevole.
Cresciamo. Miglioriamo. Otteniamo risultati.
Il giorno in cui arriverà la grande sfida, quella che senza preparazione ci avrebbe fatto affondare; saremo pronti a gestire la tempesta.
Avremmo finalmente appreso. E attraverso quella conoscenza maturata sul campo, resteremo saldi.
Galleggeremo a pelo d’acqua con gli occhi chiusi e il cuor leggero.