Socializzazione durante l’homeschooling

Una delle questioni che più preoccupano chi sta valutando se scegliere di praticare l’istruzione parentale, è l’aspetto della socializzazione. <<Ma come fate per la socializzazione?>> o <<Quando può stare con gli altri bambini della sua età?>> sono infatti due delle tipiche domande che quasi ogni giorno vengono poste da amici e parenti. Per rispondere, è importante capire che cosa si intende per socializzazione.

Cosa intendiamo per socializzazione

Quando parliamo di socializzazione, non parliamo solamente di “stare insieme agli altri”, ma intendiamo la capacità di saper entrare in relazione con l’altro in modo sano e funzionale, capire la situazione nella quale ci si trova e adeguare il modo di porsi in base a contesto e interlocutore. Si tratta di una vera e propria competenza, il cui sviluppo avviene fin da piccoli. Il tutto ha inizio dal bisogno profondo del bambino di avere una figura di riferimento nei primi anni di vita. Dalla relazione con questa figura adulta, il bambino forma un’idea di sè e del mondo, e sviluppa l’empatia nei confronti dell’altro. Per molti anni i genitori rimangono la bussola necessaria per il bambino, durante tutta la sua crescita, fino ad arrivare all’adolescenza e poi all’età adulta. La socializzazione ha quindi origine in famiglia ed è proprio la famiglia la principale palestra di relazioni.

Socializzazione senza andare a scuola

Se la famiglia è una palestra fondamentale, sono poi le relazioni esterne ad arricchire e completare la vita sociale e relazionale di ogni bambino. In questo, l’homeschooling ha un grande vantaggio: offre al bambino grandi occasioni per vivere forme di socializzazione poco strutturate, nel quotidiano. La dimensione della classe a scuola, corrisponde al mondo e all’esperienza della normale quotidianità. Mentre fare conversazione con la cassiera, comprare la frutta dal fruttivendolo e scambiarsi un veloce dialogo, incontrare conoscenti, frequentare parchi pubblici, permette di allenare diverse capacità di relazione, adattandole ai diversi contesti ambientali e sociali. Vediamo quindi quali possono essere le possibilità per un bambino homeschooler, di affinare la sua capacità di socializzazione, anche senza andare a scuola.

Questi sono solo alcuni spunti che possono rivelarsi utili per investire tempo nella crescita relazionale e sociale dei bambini homeschooler. Su tutto, vince sempre il gioco spontaneo, la frequentazione di ambienti vissuti da bambini e ragazzi, quali parchetti e parchi giochi, campetti, biblioteche, centri estivi. È qui, attraverso esperienze spontanee, che i bambini sperimentano sè stessi con gli altri.